Dieci domande al gemello intellettuale di Fini (Marcello Veneziani)

22 Novembre, 2009 | Di | Categoria: OMNIBUS

Il mistero di Gianfranco Fini è stato finalmente svelato. Tutti si chiedevano cosa gli fosse successo, perché avesse cambiato così radicalmente opinione; ma nessuno era in grado di spiegare il perché. Ora la spiegazione è arrivata dal libro “Il futuro della libertà” che è in libreria a firma Gianfranco Fini. Leggendo questo libro ci siamo accorti della verità. L’ex leader del Msi e di An ha un gemello omozigote che ha vissuto congelato fin dalla nascita in una cella frigorifera piena di libri. È stato condannato a leggere e studiare fino a diventare un intellettuale, a differenza del fratello parlante.
Questo gemello surgelato, che chiameremo Gianfranco Findus, ha trascorso la sua vita glaciale tra i libri; suo fratello il politico era condannato (…) agli orali, perché parlava nelle piazze, nei parlamenti e nelle sezioni; lui, invece, era condannato agli scritti, perché era costretto a leggere e scrivere e nient’altro. Ora è uscito finalmente allo scoperto pubblicando a firma del gemello politico il libro in questione. Nessuno degli entusiasti recensori e sviolinatori ha avuto il coraggio di dirlo, masi capisce lontano un miglio che l’opera andata in libreria non è stata scritta dal presidente della Camera ma dal fratello nella camera ibernata, l’intellettuale congelato. Lo sveliamo per tutelare la sua fama di politico e non consentire a nessuno di insultarlo come intellettuale o di sostenere che scriva libri «indipendenti dal suo pensiero», per usare una sua stessa espressione rivolta ironicamente verso il direttore di questo Giornale. Preferiamo dire la verità per evitare facili ironie sulla sua inaspettata cultura che finora era riuscito così bene a mascherare; e per prevenire insinuazioni su corsi universitari per corrispondenza o su lauree filosofiche prese al Cepu.
Nel libro del fratello surgelato e colto, autori che Fini il politico non ha mai citato, letto e conosciuto, vengono sciorinati con familiarità in un linguaggio che non è assolutamente
quello usato dal presidente della Camera, dai tempi del Fronte della gioventù a oggi. Ci sono riflessioni filosofiche e teologiche, sottili considerazioni sul nichilismo e sulla sociologia
tedesca, letture per addetti ai lavori, e una gragnuola inverosimile di citazioni, come non figurano nemmeno nei libri degli accademici più enciclopedici. E per modestia o per non caricare il povero fratello politico di oneri insostenibili, il professor Findus non ha pubblicato la bibliografia in fondo e nemmeno l’indice dei nomi. Al povero Bondi che chiedeva a Fini come mai non ha mai citato nel suo libro Berlusconi e non si è mai riferito al suo passato missino, la risposta è semplice: perché questo libro lo ha scritto suo fratello il professore che non conosceva né l’uno né l’altro vivendo nella cella frigorifera. Non c’è neanche un politico citato nel testo, ma solo filosofi, teologi, storici, sociologi, preferibilmente di sinistra, se non comunisti (Hobsbawm, Cassano, Schiavone, Caracciolo, Viesti, Galimberti, Ginsborg e lo stesso Marx). Ammazza come risalta la diversità da suo fratello, quanti riferimenti, allusioni anche velate ad altre opere, rimandi, citazioni implicite. A chi insiste nell’attribuire a Fini la responsabilità di questo libretto intellettuale a scopo pedagogico, propongo un test scagionatorio. Rivolgo le fatidiche dieci domande a Fini desunte dal libro a sua firma:
1) Ci spiega la teoria della crescita in Joseph Stiglitz da lei citata a p. 154?
2) Ci chiarisce se il suo riferimento alla libertà di o alla libertà da, discenda da Isaiah Berlin, da Friedrich von Hayeko da Ralf Dahrendorf (p. 151-3)?
3) Cosa l’ha più colpita del testo filosofico Vita activa di Hannah Arendt, così copiosamente citato (130 e passim)?
4) Pensa di poter applicare il concetto di società liquida di Zygmunt Bauman da lei citato a p. 125, anche alle società del familismo amorale descritto da Edward Banfield, da lei citato a p. 79?
5) Quando cita Alain Besançon definendo il comunismo e il nazismo gemelli eterozigoti (p. 47), allude anche all’eterotelia espressa da Jules Monnerot?
6) Perché preferisce il Nietzsche di Karl Löwith (p. 59) al Nietzsche di Martin Heidegger?
7) Complimenti per i testi filosofici sul razzismo (Gobineau, Rosenberg, Hitler) ma perché cita a tale proposito pure il Mito di Arminio (p. 56-7)?
8) Ama citare Christopher Lasch (p. 68 e passim): è alla sua Cultura del narcisismo che si ispira il suo capitolo dedicato appunto a Narciso?
9) Ci spiega cosa ha voluto dire quando, dopo aver citato Karl Popper e Federico Moccia, invita i giovani a non rifugiarsi «in quella stratosfera di sogni» (p. 124); e da dove le è venuta quella metafora svolazzante sull’«l’Italia-farfalla che dovrà presto librarsi nell’aria» (p. 104)?
10) Quali sono infine i testi di Peter Hahne (p. 75), di Maurice Duverger (144), Ernst Renan (131), Thomas Mann (57) e Arthur Koestler, le opere di Fourier, Owene Saint-Simon (53), di
Roger Scruton (50), Robert Conquest (49) Ulrich Beck, (20) e Pierre Teilhard de Chardin (10) citate nel suo libro? E Lazar, e Furet e Glucksmann, e Stuart Mill e Weber… e mi fermo qui per non spaventare il lettore.
Naturalmente chiedo di rispondermi in diretta, senza usare l’aiuto del pubblico da casa e del suo addetto stampa Aldo Di Lello, colto giornalista culturale che conosce quei testi. Sono certo che non risponderà e questo lo discolperà dall’infamia di essere un intellettuale. Fini è portatore sano del suo testo, potrà abiurarlo più facilmente di ogni altra abiura finora effettuata.
Ma finite le domande a Fini chiedo alla stampa italiana che ha recensito ammirata il libro del professor Findus: ma per voi non conta niente la verità, l’autenticità, il pensiero, l’autore? Per carità, i ghost writer ci sono sempre stati, famoso tra tanti il saggio su Proudhon di Craxi scritto da Luciano Pellicani; ma qui siamo alla sostituzione di persona, il gemello professor Findus al posto di Fini il politico. Ad ambedue rivolgo l’invito a vedere il film Sotto falso nome e a rileggere Il doppio di Otto Rank. Mi auguro solo una cosa: ora che il professor Findus è stato sbrinato, non vorrei che Fini andasse al suo posto nella cella frigorifero. Nascere dalla fiamma e finire in ghiacciaia sarebbe troppo.

Marcello Veneziani
(da “Il Giornale” – 21 novembre 2009)

Tags: , ,

49 Comments to “Dieci domande al gemello intellettuale di Fini (Marcello Veneziani)”

  1. Anonimo ha detto:

    Intelligente visione sarcastica ( … o forse ahimè vera ) dell’esistenza del gemello di Gianfranco Fini ovvero Gianfranco Findus … !

  2. Anonimo ha detto:

    Non ho letto il libro perchè non desidero che dopo una vita di energie spese per Findus oggi possa godere anche di un centesimo del mio lavoro.
    Come sempre la critica di Veneziani è il plus dell’intelligenza!
    Teresa Sestito Cascitti.

  3. Non ho letto il libro perchè dopo tutte le energie sprecate per mantenere lui o il gemello non ho intenzione di dare più neanche un centesimo della mia vita e del mio lavoro al capitan Findus.
    Come sempre….grande Veneziani!

  4. Mirko Bracchitta ha detto:

    Mi sosprendono le parole taglienti sciorinate sapientemente e palesemente contro Fini, da quello che veniva definito uno dei più illustri intellettuali di destra. Sia chiaro non ce ne sono tanti, forse per quello. Parole lapalissianamente ricalcate su quelle del Suo illustre direttore Feltri! Una svendita morale senza precedenti egregio intellettuale di destra!

  5. Renis Adriano ha detto:

    Da un po di tempo mi rifiuto di leggere qualsiasi cosa scritta e, se possibile, anche di ascoltare i discorsi…di un soggetto che può essere anche glaciale… ma sicuramente è un opportunista, che abiura in continuazione, ondivago e le cui “Uscite” ai più risultano incomprensibili..
    Io sono tra i tantissimi di quella comunità umana e politica che è stata tradita e, per certi versi, anche umiliata. Cerco di evitarlo come si può evitare il “Male assoluto”. Mi rattristo al solo pensiero di constatare che milioni di donne e di uomini gli hanno dato fiducia sacrificando affetti, spendendo tempo e denaro per farlo assurgere ad un ruolo politico istituzionale di primo piano sperando che con lui saliva la DESTRA e tutto ciò che essa rappresenta. Una fiducia poi tradita con cinico disprezzo e fredda determinazione. Mi si rivolta lo stomaco ricordando le decine e decine di ragazzi morti per un ideale, per una fede di cui lui era il falso alfiere. Oggi lo annovero tra i tanti “venditori ambulanti di fumo senza licenza” di cui è pieno il panorama politico italiano; potrebbe fare il capitano…. No grazie non mi interessa nessun libro scritto da fini o dal suo fratello findus. So soltanto che oggi, più che mai, in Italia c’è bisogno di un’unica vera, seria, credibile DESTRA che al di la della testimonianza…e della idealità…sia in grado di correggere la rotta di una barca che sta andando inesorabilmente alla deriva. Il momento per l’unità d’area è propizio ! Gli sbarramenti in atto impogono l’unione di tutte le “Anime” della destra italiana non per formare l’ennesimo cartello elettorale ma per agire sulla base di programmi e progetti politici condivisi. Le segreterie politiche hanno fallito la tanto auspicata unità d’area voluta dagli elettori perchè i rispettivi capi cercavano di coltivare il proprio orticello….Oggi senza parlamentari e senza finanziamenti pubblici vengono meno tante velleità e tanti personalismi. AREA DESTRA crede nel progetto dell’unità d’area perchè, questa volta, ogni iniziativa parte dalla base; da quella base che, delusa e mortificata, avvilita e condizionata dal voto utile, ha spesso cercato il meno peggio indirizzando a molincuore il proprio voto verso il PDL, verso la Lega ma anche verso l’IDV. AREA DESTRA sarà la DESTRA sociale, nazionale, popolare, culturale, identitaria che darà al popolo italiano quella credibile alternativa politica tanto agognata.
    Grazie Marcello

  6. dextraregio ha detto:

    Veneziani, scrivi come sempre benissimo, ma tu sei forse peggio di Fini. Mi ricordo benissimo il tuo spudorato appoggio ad AN quando compiva la sua mostruosa mutazione, e tu mai ti allontanasti da loro, mi ti avvicinasti alle vere destre italiane. Se oggi Fini è lì, è ache colpa tua!

  7. Mario Bortoluzzi ha detto:

    Veneziani avrebbe potuto accodarsi allo stuolo di intellettuali – domestici che sostengono il Nulla nazionale che presiede la Camera dei Deputati.
    Non l’ha fatto e questo va a suo onore.
    L’articolo è esilarante e lo sarebbe ancor di più se non contenesse, purtroppo, brandelli di Santa Verità.
    Per chi ha militato e milita e sa chi è stato e chi è Gianfranco Fini, certo non è una sorpresa pensare ad un ghost writer, considerata l’inconsistenza intellettuale del Nostro e l’ostitlità aperta da sempre dimostrata verso le aree pensanti del vecchio Msi prima e di An poi. Spiace dover constatare che valenti giovani intelligenze si possano essere prestate a questo. Navigare in mare aperto senza bussola, e dopo aver “ucciso il padre” e “bruciato i porti alle spalle”, conduce a volte sugli scogli.

  8. Luciano Reggio Calabria ha detto:

    Voglio propio vedere cosa ci racconterà per le prossime elezioni.Spero che i camerati abbiano definitivamente aperto gli occhi…. per anni siamo stati rappesentati da un “comunista ebreo filogay antinazionalista integralista convinto”… adesso che è venuto allo scoperto non potrà più tornare indietro… adesso per quello che è stato il male assoluto della destra italiana…arriva il bello.

  9. paliotti sergio ha detto:

    Scusatemi, un pò rozzamente, ma a me sembra il libro di “Gian.. Burrasca”.. Conoscevo benissimo il filosofeggiare di fini.. non andava oltre tre parole esplicative.. accompagnate dal movimento del capo in un lato, e poi nell’altro.
    (a parte la battuta, alla Veneziani vs prof. Findus: )
    E’ meglio palesare comicità: ma non vi sembri che assomigli, con il suo sorridere ironico, proprio al “SIGNOR BONAVENTURA”, che oltre aver vinto il solo “cachè” da un milione di lire (oggi rivalutato in Euro), abbia vinto anche la “patatina” !
    Per questo non sta più zitto (da cui lo stornello romanesco trae ispirazione: chi cià la moje bona, sempre canta.., chi cià pochi quadrini, sempre conta)

  10. paliotti sergio ha detto:

    Marcello Veneziani é un grande.. Proprio oggi, lo avevo menzionato, in uno mio scritto su Face.. come persona emerita a quella poltrona, occupata dall’usurpatore finto intellettuale!

  11. MARCO ha detto:

    non sopporto proprio quelli che snocciolano citazioni una dopo l’altra!pedanti presuntuosi..

  12. raffaele ha detto:

    Fini si sta suicidando. Purtroppo solo politicamente.

  13. Murizio Pcciolla ha detto:

    STRAORDINARIO COME SEMPRE…MARCELLO VENEZIANI!!!

  14. Maurizio Pacciolla ha detto:

    VERAMENTE SENZA PAROLE!!!

    RILEGO QUANTO SOPRA E OLTRE AD IMPARARE DAL NOTEVOLE VENEZIANI…RICORDO QUANDO NEL 2002 PARLAVO DI FINI TRASFORMISTA IL CUI COMPORTAMENTO NASCONDEVA SVILUPPI INQUIETANTI DI ATTEGGIAMENTI ED EVOLUZIONI CHE UN UOMO COME CREDEVAMO EGLI FOSSE NON POTEVA…MA IL POTERE A VOLTE CAMBIA LE PERSONE…FIGURIAMOCI LE MENTI!!!

  15. guido giraudo ha detto:

    Ricordo e racconto sempre che, al matrimonio di un carissimo amico oggi scomparso, l’allora appena subentrato segretario del MSI, Gianfranco Fini, volle sorprenderci con uno sfoggio di cultura: “Sai ho appena letto un libro davvero interessante” disse… e noi tutti ci preoccupammo… sarà Evola o Guenon?, Celine o Degrelle?, Berto Ricci o Junger?? “Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano… di Gino e Michele” ci rivelò con orgoglio il neo-segretario. Sbaglia, quindi, Veneziani nel dire che il Fini politico non è un intellettuale.

  16. Ercolina Milanesi ha detto:

    Grande, grande Marcello Veneziani. I suoi articoli non sono solo politica ma poesia.
    Questo è bellissimo, ironico e intelligente come tutto ciò che scrive.
    Quel cafone di Fini (ho scritto un articolo che uscirà sul Popolo d’Italia intitolato:” Presidente Fini, lei è un cafone” e inviato anche a giornali nazionali che, però, non credo sarà pubblicato… e gira in Internet) lo conosco da anni, da quando accompagnava Almirante portandogli la borsa e quando scappava appena, in un comizio, i sinistroidi ci attaccavano.
    Oltre alla volgarità, alla spudoratezza è anche un grande pusillanime.
    Bel Presidente della Camera. Adatto al Parlamento che abbiamo.
    Ercolina Milanesi
    http://www.ercolinamilanesi.com

  17. Adriana ROMA ha detto:

    Marcello sei un grande!!

  18. TONYO ha detto:

    Bossi ha dipinto Fini in modo più crudo ma altrettanto efficace di Veneziani: “Un paraculo”.

  19. TONYO ha detto:

    Una volta Pinuccio Tatarella mi disse testualmente a cena:”Vedrai Gianfranco ( Fini ) sarà un ottimo segretario di partito: è telegenico, ha imparato a parlare alla piazza, ed è culturalmente neutro, gli possiamo far dire quello che vogliamo e lui lo dirà anche bene”.

  20. Anonimo ha detto:

    Ormai lo sanno tutti che il libro è stato scritto da Aldo di Lello…

  21. gio.ca. ha detto:

    …forse la vecchiaia mi annebbia la mente…..
    ..ma come fà Veneziani ad affermare che l’innominabile sia nato in Fiamma?????
    credo che molti dei “vecchi” si ricordino come è venuto fuori l’astro del “nostro”.
    Anche Almirante qualche cazzata l’ha fatta!! ..e pure di portata astronomica.

  22. gianfranco ha detto:

    Ebbene sono un trinariciuto, non leggero’ il libro neanche se mi restituissero, il tempo, i soldi, le carriere compromesse, le botte per fortuna anche date, insomma i sogni e le speranze, i ricordi e anche qualche amico finito male…… Gianfini stramaledetto te i tutti i tuoi cortigiani.
    Gianfranco
    ps (non è colpa mia se si chiama così)

  23. gianfranco ha detto:

    OK alla terza riga da stramaledetto (era solo una allusione allegorica)
    scriviamo moderatamente ACCIDENTI a te e ai tuoi cortigiani
    Grazie

  24. lupo solitario ha detto:

    Ginafranco Fini,……sotto la giacca niente.

  25. Luca ha detto:

    E’ un testo importante, scritto dal Prof. Campi docente dell’Università di Perugia.

  26. Puccio ha detto:

    Non capisco lo scandalo. Al momento, non mi sembra ci siano politici che si scrivano da soli libri, articoli, interventi a voce etc. Ci sono anche molti giornalisti di fama che non hanno tempo di scrivere e che perciò hanno ghost-writers. Per quanto riguarda Fini, vale ciò che disse Tatarella. In merito a Veneziani: ha una bella penna e una brutta vita (è stato perfino nel CdA della Rai). Ma non c’è scandalo. E’ normale. Essenziale è fare carriera. In un modo o nell’altro.
    Puccio

  27. Andrea Carnesecchi ha detto:

    I ricordi di un Fini portaborse di Almirante, mi riportano ai tempi in cui non azzardava un commento politico per il rischio di venir redarguido. Schivo e pavido, evitava addirittura di stringere la mano e per saluto accennava una timida “mano levata” a gomito basso che nulla aveva del saluto romano. La levatura culturale del “nostro” non è misurabile, semplicemente, non c’è. Quella politica, invece, è misurabile dai danni che ha provocato.

  28. Alessia ha detto:

    Ciao Faber.
    Eppure, da brava Bastian Contraria quale sono, quando sento un fuoco così uniforme sparato contro una sola persona mi faccio una domandina… Quando il mio partito di riferimento piace al 40 % degli italiani, poi, mi faccio molte domandine!
    Noi siamo quelli del 12%, perchè siamo una elite intellettuale, con idee che di massificato non hanno nulla. E non lo dico con arroganza, lo dico perchè abbiamo sempre fatto di tutto per tenerci dure le nostre idee, che sono difficili e faticose da proteggere e che, mi dispiace, non sono alla portata di tutti. Ciò detto il PdL è un mucchione informe, senza idee ne’ progetti, Berlusconi è ridotto a un pagliaccio rumoroso.
    In questo contesto a volte vedo Fini come l’unico che sta disperatamente divincolandosi per uscire dalla fanghiglia a cui si è ridotta la politica in Italia. Come dicono a Roma “almeno ce prova!”. Ed evidentemente qualche riscontro ce l’ha, altrimenti se fosse davvero marginale non avrebbe tutta l’artiglieria berlusconiana puntata su di lui….
    Ciò detto concludo, dicendo che forse Fini è la speranza di uscire dal berlusconismo consunto senza cedere punti alla sinistra. E se non siamo d’accordo sul voto agli immigrati gli faremo cambiare idea!
    Ave a tutti!

  29. Noi, fascisti, non condividiamo l’interesse che dimostrate di avere verso questo soggetto che non merita la più minima cosiderazione e confidenza : voi addirittura gli fate la pubblicità ! !
    Perchè, anzichè raccontare cazzate non lavorate, come noi, per unire i fascisti per ripulire l’ Italia da questi quattro spudorati mascalzoni che hanno offeso ed infangato la nostra dignità e la nostra tradizione ?
    Fini, come tutti i gruppi e gruppuscoli che impropriamente si illudono di essere fascisti, sono finiti nella merda più puzzolente e senza accorgersi fanno il gioco dei bastardi.
    Di fronte ad un simile squallore, che cosa vuoi che sia fini con le sue cazzate ?
    Di fronte ad una Italia misera e mendicante che vuoi che sia il Marrazzo di turno ?
    Comunque, complimenti per la stesura del tuo pezzo. Sinceramente Pietro Francesco CRISEO coordinatore per il Sud Italia dei FASCI ITALIANI del LAVORO. Boia chi molla e chi mollerà ! ! !

  30. Daniele Gorgoglione ha detto:

    Straordinario Veneziani!!!

  31. Milena Spigaglia ha detto:

    E’ pronto, Veneziani, a prendersi un bello “str…..o” da parte del sempre più ecumenico Presidente della Camera? Eh sì, perché adesso si è convertito pure alle parolacce…tutto, pur di pietire consenso. Compreso un libercolo tarocco.

  32. Teresa Sestito Cascitti ha detto:

    Sono una ITALIANA STRONZA che avrebbe qualcosa da dire visto che sono stata emigrante in terra straniera al contrario della mente Luciferina che ho contribuito per anni a tenere su quella poltrona. Se dicessi anche io la mia pensi che il democratico Fini accetterebbe la mia opinione dal momento che per anni non ha mai ascoltato la base di un partito?

  33. Giovanni Franciosi Di Castelmediano ha detto:

    mitico Findus!

  34. Lino da Genova ha detto:

    Cari amici, su Fini penso sia ormai difficile dire qualcosa di peggio del disprezzo che ogni fascista deve provare per questo esemplare coltivato e cresciuto nella brodaglia politica del dopoguerra. Nella antica contesa con Marco Tarchi per il governo della gioventù del MSI anche il nostro vecchio Almirante non ci ha fatto una bella figura. Del resto l’ambiente della “destra” politico-parlamentare era già compromesso da parecchi decenni. Mi consola un po’, nel caso di Fini, che “chi ha tradito tradirà”. Detto questo in merito a Veneziani non farei troppo il difficile: godiamo della sua intelligenza e della sua presenza sulla barricata; non possiamo permetterci di escludere un intellettuale di tale valore e, prima di manifestare distaccata superiorità morale, che in questo caso diventa autolesionista, valutiamo bene la nostra caratura personale. Detta volgarmente: ci sono un po’ troppe vergini in giro, soprattutto se non sono mai state messe alla prova. Buon lavoro !

  35. Fabrizio Bruschelli ha detto:

    Sono uno che ha letto molto nella vita…
    Capisco che il leggere e lo scrivere non è mio mestiere… ma questo articolo mi fa sentire una pulcetta ignorante…

  36. granpasso56 ha detto:

    e se fosse veramente il politico Fini ad essere finito in una cella frigorifera con conseguente congelamento del cervello?
    Il bello (o il brutto) è che in quella cella frigorifera ci sono andati a finire tanti altri che con il cervello congelato ci stanno di un bene ……

  37. Marco Valmori ha detto:

    Forse sotto sotto … ha capito che prendera’ una TROMBATA MADORNALE? Per questo motivo ben si guarda da mollare lo scranno conquistato … pero’ semina zizzania modello CASINI!

  38. Paola Marrassini ha detto:

    Meraviglioso Veneziani! grazie, condivido!

  39. Manuele Marini ha detto:

    Se è tanto convinto delle ‘stronzate’ che dice perché non ha il fegato, non dico le palle che ha dimostrato abbondantemente di non avere, di far cadere il governo e fare finalmente il salto della quaglia? Sia maledetto.

  40. manfredo Firenze ha detto:

    Povera ILLUSA (questo è per alessia) che crede di poter far cambiare idea a fini … non abbiamo sacrificato amici, amori, carriere, preso botte e insulti per lui ma per NOI e non dobbiamo pentircene MAI.. è lui che se ne deve vergognare … NOI abbiamo fatto tutto per un IDEA che non è cambiata mai… lui è cambiato non NOI … un saluto a Guido Mario e Andrea…… beh comunque veneziani un pò schierato con il potere lo è stato ………..

  41. gianfranco ha detto:

    Chi ha un passato di militanza può e deve esserne fiero, rimane però una amarezza nel constatare di aver riposto fiducia e sprecato tante speranze nell’ultimo epigone della razza badogliana. Niente di nuovo sotto il sole italico ma almeno altri erano grandi tradimenti dettati comunque da gravi e profondi avvenimenti questo di Fini è oltre tutto meschino.

    GFranco

  42. catiuscia giordani ha detto:

    … mi spiace dirlo, ma è Fini …to !!!

  43. nando ventra ha detto:

    dopo aver ringraziuato Veneziani per il sorriso che ha fatto affiorare per un attimo sulle mie labbra voglio ricordare a Lui e a me stesso che purtroppo non c’è niente da ridere……. La immoralità di Fini che nella sua presunzione ha sempre pensato di poter prendere in giro il mondo, presunzione che ha confermato pensando che qualche ingenuo potesse credere che il libro da lui firmato contenga un minimo di farina del suo piccolo sacco, purtroppo è stata determinante nel fallimento della “destra” rendendo vano il sacrificio di tanti ragazzi, che, anche istigati da lui, per quella “destra” hanno versato il proprio sangue.
    Nando Ventra (uno dei pochi che non sono entrati nel gregge benchè pregato…)

  44. M.S.D.F.L.I. ha detto:

    E’ stupefacente più che altro la capacità del camaleonte (nero, azzurro, bianco) Fini a contraddirsi di continuo..
    dal Fascismo Male assoluto alla Bossi Fini alla gestione del partito…
    Opportunista sinceramente è un eufemismo se lo usiamo per lui…
    e sì che i Papi Colonnelli gliela faranno pagare quando il faraone di Arcore non ci sarà più

  45. irma-FN ha detto:

    Fini conFINIamolo …nn in Siberia, magari a San Salvario tra i suoi protetti!

  46. Ruggeri Claudio ha detto:

    Sono stato Delegato del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo e Segretario
    dell`MSI-AN in Svizzera dagli anni 70, fino al 2005…….
    Quanto tempo e soldi buttati per quel buffone di Fini!!!!

  47. stefano ha detto:

    Davvero eccellente il tuo lavoro Marcello!! hai interpretato il sentimento di molti. Gianbruto è davvero il peggio del peggio. Subdolamente è riuscito ad arrivare in una posizione che non merita certo di ricoprire..ma ci è arrivato ingannando e il tempo è sempre galantuomo. Arrivare a strombazzare un libro che non è riuscito nemmeno a scrivere.
    Riusciremo a mandarlo a lavorare??
    ancora grazie per averlo stanato continua te saremo grati

  48. Carlo ha detto:

    Il pezzo di Veneziani è brillante e divertente, ma alla fine la critica che muove a Fini è solo quella di aver firmato un libro che non ha scritto. Mi sembra una critica poco incisiva, in quanto credo che nessuno avesse creduto che il libro fosse stato scritto da Fini.
    Sarebbe stato molto più interessante una critica di Veneziani al contenuto del libro e, ancora di più, una proposta culturale alternativa a quella di Fini. In altre parole, caro Veneziani, Lei cosa propone per la Destra italiana ? E’ meglio la desolante povertà intellettuale di Berlusconi o il tentativo di Fini di proporre qualche idea (sia pure non sua) ?

  49. leonida-laconico ha detto:

    FINI ACCHIAPPATUTTO, ANCHE FISCHI, FIASCHI ED APPLAUSI DA…

    DA EX PARA’, PER UNO COME ME DA OLTRE 40 ANNI SEMPRE COERENTE ALL’IDEA, AVER CONSTATATO DA ALMENO 10 ANNI LA PARABOLA NAUSEANTE DEL MIO “CAPO” E’ STATO TRAUMATICO, MI SON SENTITO QUASI ORFANO, SPECIE QUANDO ANCHE A LUI, PARRICIDA DI ALMIRANTE E… NON SOLO, TOCCO’ LA MIA STESSA SORTE: ENTRAMBI ORFANI PER VIE DIVERSE.
    OGGI, GUARDANDO A RITROSO IN UN VECCHIO ARCHIVIO TRA LE CENTINAIA DI MALEFATTE (Solo la mancanza d’equilibrio può spiegare nel 2006 la pretesa della leadership della CDL!), SI STA TRADUCENDO NELLA REALTA’ QUELL’ESITO DEL SCONTATO, NON SOLO DA CHI LO HA SOSTENUTO SEMPRE MANDANDOLO POI ALLE ORTICHE, MA ANCHE DA COMUNI CITTADINI DAI GIUDIZI MOLTO BIASIMEVOLI .
    QUANTO SEGUE E’ SOLO UNO SQUARCIO CHE DIMOSTRA COME FINI (il gelido critico in poltrona, il vanitoso, il professorino bastian contrario…), FRA LE TANTE ASSIDUE SBANDATE DI QUESTI ULTIMI ANNI, DETTATE DA VERA MANCANZA DI AUTOCRITICA, DA MIOPIA STRATEGICA, DA ARROGANZA, FORSE ANCHE D’INVIDIE, PERSONALI E POLITICHE, PRETENDENDO PREMI IMMERITATI ANCHE QUANDO LE SCONFITTE, MAI RICONOSCIUTE, SI SUSSEGUIVANO PER QUELL’INCOMPRENSIBILE IMMOBILISMO, FINO ALLA TOTALE CLOROFORMIZZAZIONE DELLA NS. GIOVENTU’ NAZIONALE, DETTATE DA QUELLE RISERVE MENTALI, VENUTE VIA VIA A GALLA, FINO ALL’ABIURA DEI SUOI E NS. FONDAMENTI IDEOLOGICI PER CONTINUARE IMPERTERRITO FINO AD OGGI.
    SPERAVO NON SI DOVESSE ARRIVARE A QUESTO TRISTE MOMENTO CHE METTE IN CATTIVA LUCE ANCHE QUEI RESIDUI SEGUACI INGENUI O AL GUINZAGLIO DI UN RINNEGATO ORMAI PRECIPITATO NEL PIU’ OSCURO RELATIVISMO, HO INFATTI AUSPICATO DIFFUSAMENTE SEMPRE CHE AN, SE SI FOSSE AVUTO IL CORAGGIO E L’ORGOGLIO DI ESPELLERE LE SCORIE VELENOSE, AVREBBE RITROVATO QUELLA FORTE UNITA’ SMARRITA, RIUSCENDO A RIUNIRE TUTTE LE TROPPE DESTRE IN DIASPORA.
    ORA NON RESTA, A CHI VUOL SALVARE OLTRE CHE IL PROPRIO ONORE, COMPROMESSO DA CHI ORDISCE CONTRO I PROPRI SEGUACI E L’ALLEATO BENEFATTORE (nel contempo sotto lungo e vergognoso assedio pre-elettorale degli avversari, della stampa, dei magistrati, ci voleva generosamente anche… Fini), ANCHE IL PROPRIO FUTURO POLITICO NELLA COERENZA DEGLI UOMINI SAGGI, CHE LASCIARLO NELL’OBLIO, CERTI CHE, RINUNZIANDO OGGI AD INCARICHI PRESTIGIOSI, NON PIU’ IPOTIZZABILI DOMANI NELL’IMPOTENZA DELL’EVENTUALE DISTACCO, DOPODOMANI TROVERANNO IN PREMIO QUANTO COSTRETTI DALL’ATTUALE RINUNZIA.
    AH DIMENTICAVO: FISCHI E FIASCHI SAPPIAMO DA CHI, MEMTRE APPLAUSI DA… SINISTRA.
    BRAVO FINI, AD MAIORA.

Leave a Comment