Posts Tagged ‘ Pdl ’

In difesa della classe dirigente

Lug 25th, 2008 | By

E’ tempo di riforma elettorale per le prossime elezioni europee. Dinanzi alla ‘bozza Bocchino’ (dal nome del suo primo firmatario) che prevede la composizione di liste bloccate – composte quindi da ‘nominati’ e non da semplici candidati – non si è fatto attendere il parere illustre del ministro della Difesa Ignazio La Russa, nonché reggente-liquidatore
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Il Pdl è servito

Lug 22nd, 2008 | By

Dopo le prove generali – perfettamente riuscite – del 13 e 14 aprile, il Cavaliere ha tastato il terreno – perfettamente fertile – portando all’attenzione del Parlamento un po’ di ‘cosucce’ con un leggero profumo ‘ad personam’, senza incontrare alcuna resistenza interna. Ora, tutto è pronto per la completa fidealizzazione. Un progetto da tempo nella sua mente e la performance del predellino non era che una puntata della ‘fiction’.



A.A.A. Cercasi dissidente

Lug 8th, 2008 | By

Al rientro da Parigi, reduce dal summit del Partito Popolare Europeo, Maurizio Gasparri ha dettato il calendario del nuovo soggetto politico, indicando «…la necessità di tenere a gennaio il congresso di nascita, posto che il 29 e 30 aprile si terrà in Polonia il congresso del PPE per lanciare il programma per le elezioni europee della prossima estate.» (Secolo d’Italia, 4 luglio 2008)



Giambattista Vico docet…

Giu 18th, 2008 | By

«…di questa drammatica distanza dalla sensibilità popolare, di questo deficit di radici sociali, Veltroni è parso del tutto ignaro… con l’immagine salottiera e poco ruspante che la sinistra post-berlingueriana, con la sua mancanza di radicamento nel territorio, con la sua distanza culturale dalle regioni del Nord, presentarsi alle elezioni con un candidato premier che è
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Segnali di vita

Mag 4th, 2008 | By

E’ una festa che non sembra terminare. Con Alemanno sindaco di Roma si è completato un ciclo di successi elettorali coi quali il Popolo delle libertà ha cancellato, almeno per cinque anni, la sinistra dal Governo nazionale e dalla Capitale d’Italia. Il successo romano non è stato solo il culmine di una battaglia elettorale, in questo caso amministrativa, ma anche un emblematico segnale di vita. Sarebbe un colpevole errore se la comunità politica schierata a destra non lo valutasse appieno. Se non accadrà qualcosa di imprevisto, ancora una volta nella storia della destra italiana accade un fatto strano. Infatti, dopo una positiva prova elettorale – che attesta come negli italiani non alloggia alcuna ‘pregiudiziale antifascista’ (questa volta sono falliti anche i disperati richiami della comunità ebraica) e di come la classe dirigente formatasi nel Movimento Sociale Italiano a partire dagli anni ’70, ma soprattutto nel Fronte della Gioventù e nel Fuan, sia in grado di raccogliere il consenso per governare e guidare il rinnovamento della Nazione – i vertici del partito preparano una svolta di annacquamento identitario.



Quale ruolo per An nel Pdl?

Apr 26th, 2008 | By

Ho avuto un incubo. Era l’ultima manifestazione per Alemanno sindaco di Roma, in piazza Navona. In una serata piovosa, sul palco erano in tre… Al centro il Cavaliere che arringava la folla… Al suo fianco, ognuno aveva un ruolo ben preciso…



Dubbi e certezze…

Apr 25th, 2008 | By

«Credo fermamente che oggi ci siano le condizioni storiche e politiche perché il 25 aprile possa rappresentare un salto di qualità verso la definitiva pacificazione nazionale. Quando, quasi dieci anni fa, autorevoli esponenti della sinistra invitavano a capire anche le ragioni dei ‘ragazzi di Salò’ e quando più recentemente hanno invitato a saldare il debito
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Finché la barca va, ma se affonda…

Apr 23rd, 2008 | By

Qualche numero non guasta per leggere gli esiti elettorali. Innanzitutto, non teme smentite l’affermazione che il risultato dei ‘partiti contenitore’ è stato fortemente ed abilmente mistificato ed esaltato. Infatti, nonostante la forza territoriale e l’intensa battaglia mediatica sul ‘voto utile’, i partiti che, volenti o nolenti, hanno rifiutato di diluirsi nel Pdl/Pd non sono stati schiacciati – con l’unica eccezione della Sinistra Arcobaleno – seppure alcuni siano scomparsi o ridimensionati nello scenario parlamentare. Nel dettaglio, parlando dei vincitori è interessante sottolineare che il Popolo della libertà (Forza Italia più An, Alternativa sociale, Dc/Nuovo Psi e Partito pensionati) nel 2008 ha avuto il consenso di 13.628.865 cittadini ed il 37,3%, perciò rispetto al 2006 ha perso più di 1 milione di voti (erano 14.629.876) ed 1 punto di percentuale (38,3%). Senza considerare che non è facile quantificare – ma c’è stato – l’apporto elettorale dei Popolari liberali (erano nell’Udc), dei Diniani (erano nell’Ulivo) e dei transfughi dell’Udeur che hanno aderito al Pdl prima delle elezioni. Quindi, qualcuno dei soci fondatori ha perso per strada un po’ di consenso.