Archive for Settembre 2008

Tutto il resto è noia, tranne la libertà

Set 20th, 2008 | By

“Tutto il resto è noia”, cantava Franco Califano. «Tutto il resto è noia», ha scritto il Ministro Giorgia Meloni – nella sua veste di presidente di Azione Giovani – chiudendo la lettera rivolta a militanti e dirigenti giovanili in risposta alle polemiche nate dal discorso di Fini alla loro festa. Le risulta tedioso «parlare di fascismo e antifascismo», forse perché fortemente preoccupata, sulla strada del Pdl, dal futuro prossimo di AG, già privata in occasione di Atreju della tanto amata fiaccola tricolore. Volendo invece «fare politica nell’Italia di oggi, per dare una speranza all’Italia di domani». Intendimento assolutamente nobile ed apprezzabile. Però, l’intervento ministeriale è apparso un po’ tardivo (ben quattro giorni dopo la proclamazione antifascista del presidente della Camera) e nonostante le buone intenzioni non ha fatto chiarezza, oltre che non corrispondere in maniera evidente agli umori di una consistente fetta della base giovanile, che navigando in rete si può constatare essere assai disorientata e delusa.



Di capriola in capriola

Set 16th, 2008 | By

Non si ritenga oltraggiato Marcello Veneziani, se prendo in prestito alcune righe del suo editoriale che ha commentato l’ennesima ‘svolta’ di Gianfranco Fini: «Ha cambiato opinione, e che lo faccia per convenienza o per carriera personale, non muta la sostanza. E’ lecito cambiare idea, ha tutto il diritto di dire il contrario di quel che pensava fino alla tenera età di quarant’anni quando sognava il ‘fascismo del Duemila’. Anzi, aggiungo a sua discolpa che se dubitate della sua buona fede di antifascista ora, potete dubitare della sua convinzione fascista di ieri: forse davvero non credeva in niente, ieri come oggi; era un fatto superficiale e perciò non gli è costato molto smentirsi in modo così radicale» (1). Concetti che avrei voluto scrivere io, perciò li sottoscrivo. Ma vado oltre, introducendo nel dettaglio – perché restino a futura memoria – alcune delle più riuscite ‘capriole’, degne del miglior circo della politica.



La metamorfosi infinita

Set 16th, 2008 | By

Il signore sì che se ne intende. E’ la prima spontanea riflessione, alla luce dell’ennesimo ‘strappo’, che viene ripensando all’introduzione (sfuggita ai più attenti commentatori) scritta per un volume pubblicato questa estate: «L’autore paventa il rischio del suicidio della politica… Il suo concetto dell’identità è culturale e civile. E’ un nucleo di valori intangibili, che contiene l’anima e il senso delle forme politiche. Non è un libro sulla politica, ma sul retroterra morale e culturale che alimenta la politica stessa».



Meno male che Silvio c’è…

Set 15th, 2008 | By

Non pago del difficile avvio – che già SPIGOLI aveva incorniciato nella maledizione di Montecitorio – Gianfranco Fini ha trascorso un’estate ad alta intensità, incorrendo, suo malgrado, in alcuni ‘incidenti’ di percorso. Vittima della sua passione per le immersioni, abbandonata la cravatta rosa (avvistata spesso nel completo istituzionale di Italo Bocchino, vice capogruppo del Pdl alla Camera, quasi fosse un talismano…) ed indossata la muta subacquea, ha sfidato le casse dello Stato utilizzando i mezzi dei Vigili del fuoco per farsi accompagnare in giro per mari. Un privilegio mai chiesto – come si è affrettato a precisare il suo portavoce (1) – ma ottenuto perché «…al fine di garantire a Fini – come scritto in un comunicato dei VF – una costante assistenza nel corso delle sue escursioni in mare, il ministero ha autorizzato 180 ore di straordinario al personale sommozzatore.» (1).



Il Comune di Roma commemora l’8 settembre (Gabriele Adinolfi)

Set 8th, 2008 | By

Caro Sindaco, ora Roma festeggia anche l’otto settembre? Mi pare sia la prima volta o giù di lì; quella data ci ha talmente fatti vergognare e ci ha così squalificati nel mondo che persino i comunisti, addirittura i partigiani comunisti, ai tempi della nostra gioventù la ignoravano volutamente. Invece quest’anno leggo che l’Urbe la festeggerà! E’ vero che c’è un caldo appiccicoso che non aiuta a ragionare, che non invita a concentrarsi e che può indurre tranquillamente a prendere cantonate. Non parlo di morale, di coerenza, di fedeltà, di tutte quelle cose che oramai, a lungo andare, son divenute quisquilie insignificanti e non di certo per azioni unilaterali di origine fiuggina, ché ne abbiamo viste di capriole di ogni tipo anche da parte di chi dureggia e pureggia. Non parlo neppure di rispetto; di quel rispetto che si dovrebbe a chi ha saputo dire di no a tutte le sirene, a chi ha accettato che gli si troncasse la carriera, se non la vita, che gli si distruggesse il futuro pur di non tradire i sentimenti, la parola, l’impegno, l’onore, la cristallinità. Tanto, caro Sindaco e cari amici (o, come disse Giano Accame: cari camerati, sempre che ne sia rimasto qualcuno) quella gente è andata talmente lontano nella sua crescita interiore che anche chi di loro sia ancora vivo non si occupa di certo delle nostre misere storielle quotidiane. Non scomodo neppure la responsabilità di chi, venendo da una storia, da un mondo, da un preciso percorso, ha nei confronti sia di chi lo precedette che di chi lo seguirà; non ne parlo perché sarebbe ingiusto soffermarcisi ora che sei in ballo tu visto che la lista delle responsabilità disattese con estrema disinvoltura è lunga, ripercorsa a ritroso si scopre che ha rughe di decenni e, come già accennavo, riguarda anche, se non soprattutto, gran parte dei rodomonti duri e puri che conosciamo.



Per il 4 novembre festa nazionale (Storia In Rete)

Set 1st, 2008 | By

Da luglio Storia In Rete ha lanciato un’iniziativa ‘provocatoria’ che vuole mettere sul tavolo una questione importante per chiunque abbia a cuore la storia e le sorti della Nazione. «L’Italia può uscire dall’attuale crisi solo facendo appello alle risorse comuni – sostiene “Storia In Rete” – risorse che è possibile ritrovare solo nella nostra Storia, specie quella Storia che ha unito e ‘fatto’ il Paese più che dividerlo. E quale occasione migliore di tornare a fare del 4 novembre, anniversario della vittoria nella Grande Guerra, ‘la’ festa nazionale dell’Italia del Terzo Millennio.»