SCAFFALE

“Fascisti su Milano”: tra teorie e azioni (Liam Brady)

Ott 25th, 2013 | By

Un romanzo ispirato alla cronaca per raccontare l’arcipelago della gioventù postfascista a Milano, rivelando anche particolari e storie inedite presentate senza sconti: Fabrizio Fratus, sociologo ora vicino alla Lega, con “Fascisti su Milano” (Edizioni Alpine Studio) si è mosso su questa lunghezza d’onda – tra ricostruzioni fattuali e innesti immaginari – per descrivere dall’interno un’area politica che non può essere ridotta solo allo spaccato delle inchieste giudiziarie che l’hanno attraversata.



“Colle Oppio vigila”: creatività e regole di una scelta controcorrente (Alessandro Amorese)

Set 3rd, 2013 | By

Uno stile. Questi ragazzi avevano uno stile. Il romanzo di Fabrizio Crivellari, che raccolta le vicende della sezione romana del Fronte della Gioventù di Colle Oppio (e non solo), questo dimostra. Nel tentativo, a volte disordinato ma sempre appassionato, di uscire dall’angolo del neofascismo c’era sempre una forma da rispettare. L’inventiva, l’estro e la genialità si inserivano in un contesto di regole tramandate dal passato, mai scritte e sempre osservate.



Il lungo viaggio della destra triestina (Marco Valle)

Lug 3rd, 2013 | By

Raccontare sessantott’anni di passioni, tensioni, idee, mentalità attraverso centinaia di microstorie e di biografie private non è cosa semplice. Se poi l’oggetto di studio è una città intricata come Trieste e, soprattutto, un segmento complesso come il neofascismo e/o il postfascismo giuliano il compito è decisamente complesso. Complimenti dunque a Pietro Comelli e Andrea Vezzà, due giovani ricercatori, autori di “Trieste a destra – Viaggio nelle idee diventate azione lontano da Roma” (Edizioni Il Murice, Trieste Pg 427 – Euro 22.00) che con perseveranza e libertà intellettuale hanno esplorato un’esperienza plurale, generosa, a volte contraddittoria ma certamente originale. A differenza delle vicende nazionali, a Trieste la “destra” (termine limitativo ma obbligato) ebbe molte espressioni, tanti volti, un percorso interno particolare e sempre intrecciato, riprendendo Marc Bloch, ad un “fondo permanente”: la tragedia del confine orientale.



Che fatica parlare dei ‘fasci’, anche 35 anni dopo (Mario Bortoluzzi)

Giu 2nd, 2011 | By

Ho letto con rispetto e interesse il libro di Silvia Giralucci “L’inferno sono gli altri” recentemente pubblicato per i tipi di Mondadori. Rispetto per il ricordo ancora vivo in me del padre Graziano e di Giuseppe Mazzola, prime vittime delle Brigate Rosse, entrambi assassinati nella sede del M.S.I. di Padova il 17 giugno 1974 e interesse perchè, avendo vissuto in prima persona quegli anni in quella città, leggo sempre tutto ciò che viene pubblicato sull’argomento, da qualunque parte provenga.



La metamorfosi infinita

Set 16th, 2008 | By

Il signore sì che se ne intende. E’ la prima spontanea riflessione, alla luce dell’ennesimo ‘strappo’, che viene ripensando all’introduzione (sfuggita ai più attenti commentatori) scritta per un volume pubblicato questa estate: «L’autore paventa il rischio del suicidio della politica… Il suo concetto dell’identità è culturale e civile. E’ un nucleo di valori intangibili, che contiene l’anima e il senso delle forme politiche. Non è un libro sulla politica, ma sul retroterra morale e culturale che alimenta la politica stessa».



Un Tribunale per i ‘liberatori’

Giu 22nd, 2008 | By

L’Onu ci riprova. Lo scorso 20 giugno ha approvato una delle tante risoluzioni che hanno buone possibilità di restare lettera morta. Questa volta nel mirino delle Nazioni Unite è un’orribile pratica assai diffusa nelle zone di guerra: la violenza sessuale a danno dei civili. Lo stupro viene definito una tattica di guerra «per umiliare, dominare, instillare paura, cacciare e/o obbligare a cambiare casa i membri di una comunità o di un gruppo etnico». Perciò, viene chiesto «a tutte le parti coinvolte nei conflitti armati la cessazione completa e immediata della violenza sessuale contro i civili, con effetto immediato». Il testo, in pratica, minaccia di portare i colpevoli di fronte alla Corte penale internazionale de L’Aja, chiedendo al segretario generale dell’Onu di preparare un rapporto per individuare «i conflitti armati dove la violenza sessuale è stata usata ampiamente o sistematicamente contro i civili».



I ‘gendarmi’ senza macchia e senza paura

Giu 6th, 2008 | By

Achtung! E’ arrivato in libreria un volume «da maneggiare con cura perché rischia di intossicare il lettore» (1). L’avviso ai bibliofili, riferito alla nuova produzione di Giampaolo Pansa, è di Miguel Gotor, docente di Storia moderna all’Università di Torino. E’ il settimo libro della saga sulla guerra civile che ha insanguinato l’Italia negli anni 1943/45 ed oltre, scritto questa volta con la veste di romanzo. Volumi che finora hanno venduto centinaia e centinaia di migliaia di copie ed anche “I tre inverni della paura”, dopo appena due settimane, è già in vetta alle classifiche. Un successo costante poco gradito a quelli che Pansa ha definito i ‘gendarmi della memoria’, impegnati nella missione di salvaguardare i dogmi della vulgata antifascista e resistenziale, che vuole i buoni da una parte ed i cattivi rigorosamente dall’altra. Si tratta di sentinelle dell’ortodossia, tanto spregiudicate da azzardare, come lo storico torinese Angelo D’Orsi, che «siamo in pieno ‘rovescismo’… fase suprema del revisionismo stesso».



Tutti allineati: la tavola è imbandita

Apr 14th, 2008 | By

E’ stato sfornato in piena campagna elettorale. “La destra in cammino. Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà” è l’ultima fatica (in senso letterale, se si considera la rapidità nel produrre questo corposo lavoro editoriale: 322 pagine) di Alessandro Campi, professore associato di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia e – dato politicamente più rilevante – direttore scientifico della Fondazione Farefuturo. Può essere definito a pieno titolo il prontuario del ‘pidiellino by An’.