«…Nessuno potrá contestare nemmeno al Presidente del Senato il diritto, anzi, il dovere di protestare in omaggio a considerazioni di carattere superiore, contro una procedura che, perpetuando un sistema irriguardoso verso le prerogative del Parlamento, lo riducono un organo senza voce e senza importanza proprio nei momenti cruciali della vita politica italiana, quando il Paese maggiormente attende dai suoi eletti precise determinazioni…». Un coraggioso sfogo di Renato Schifani??? Noooooo… Illusi!!!
«…Un’atmosfera di corruzione pesa, ed è inutile negarlo, dopo gli esempi disgustosi e recentissimi, sulla vita politica italiana, inquinata dall’affarismo e dagli interventi finanziari illeciti, e ben noti, dei grandi gruppi di potenza parastatali e privati…». Un brano dell’editoriale del solito giornalista fustigatore??? Noooooo… Troppo facile!!!
«…Così non si può andare avanti e, se il mondo politico italiano non ritrova rapidamente il piacere della onestà, tristi prospettive purtroppo si aprono per il nostro avvenire…». Un monito degli oppositori Di Pietro e Bossi??? Noooooo… Da quale pulpito!!!
«…Sono ormai indispensabili precise disposizioni legislative atte a rendere pubblica ed obbligatoria la corretta attività amministrativa di tutte le formazioni politiche, oggi condannate a vivere contravvenendo alla regole, non soltanto fiscali, di una democrazia che voglia considerarsi incensurabile…». Una scoperta del presidente Napolitano??? Noooooo… Caso di alzheimer politico!!!
Più semplicemente uno stralcio di un discorso di Cesare Merzagora, presidente del Senato.
Era il 25 febbraio 1960…

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