La campagna elettorale è certamente stressante e ciò potrebbe essere una buona scusante. Ciò nonostante necessitano alcune annotazioni sul tweet della Boldrini (o del suo social media manager, sperando che non sia lo stesso del “guanciale” di Letta):
 – nelle foto pubblicate non si legge alcuna minaccia, ma solamente un insulto (“maiale”) peraltro riferito a Fiano;
– l’accusa di essere “sionista” non è facilmente configurabile come un’intimidazione, a meno che per l’ex Presidente della Camera il termine non sottintenda qualcos’altro;
– le svastiche (che non le “fanno paura”) non rappresentano la firma delle scritte, ma sono parte di un’equazione tra i politici citati, lo Stato d’Israele e il nazismo.

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