“All’erta sto” è il titolo dell’editoriale che Francesco Storace ha proposto sul “Giornale d’Italia” dell’8 febbraio. «Confusione a mille in politica: è il momento in cui a destra ci si deve decidere per ritrovarsi», ha scritto perentorio.
Nel frattempo, in attesa di conoscere il luogo di ritrovo, dirigenti e militanti sardi de La Destra ne hanno approfittato e si sono presentati sparsi e confusi. Non essendo riusciti a raccogliere le firme per presentare alle elezioni regionali una propria lista, La Destra si è schierata compatta al fianco del candidato Governatore del centrodestra, ma nella provincia di Cagliari si è frantumata in molteplici candidature, con le più svariate ed originali motivazioni. Alcuni si sono avvicinati a Fratelli d’Italia, che tra i suoi candidati ha anche l’ex segretario nazionale di Rivolta Studentesca, organizzazione degli studenti di Gioventù Italiana, movimento giovanile de La Destra. Invece, il Direttivo provinciale cagliaritano si è schierato con una candidata di Forza Italia di profonda fede centrista, perché considerata «super partes», vista «la disponibilità che in passato ha sempre dimostrato verso il nostro Partito» (cfr. “Tagliarseli per fare dispetto alla moglie”)
Politicamente più accorta, una dirigente nazionale ha scelto un altro candidato della lista di Forza Italia: «Perché è un uomo di destra, ha le nostre stesse tradizioni e la nostra storia». In effetti, ha un passato con Alleanza Nazionale ed è appena tornato tra le braccia di Berlusconi, pur avendo militato con finiana convinzione in Futuro e Libertà. Questa scelta è stata fatta non senza aver chiesto il parere illuminato del suo Segretario nazionale, che ha entusiasticamente risposto: «Ovviamente, altrettanto legittimamente altri nostri esponenti di partito sosterranno altri candidati; diciamo che nel tuo caso è una scelta che fa breccia anche nei miei sentimenti personali», le ha risposto Storace. Un’efficace ed autorevole conferma: “confusione a mille in politica”.
A Roma, il leader de La Destra promuove il ritorno al simbolo ed al nome di Alleanza Nazionale ed in vista delle prossime elezioni europee cerca l’intesa con Fratelli d’Italia per «la riunificazione di un mondo», che, come lui stesso riconosce, «stenta ad arrivare». Però, nel contempo, consente ai suoi dirigenti periferici di sostenere partiti che a questa riunificazione non puntano e di certo non ne faranno mai parte.
Proprio nel giorno delle elezioni sarde, Storace promette la svolta: «Domenica 16 febbraio, riuniremo il comitato centrale de La Destra, a cui vorrei sottoporre un documento che fissi una metodologia di scelta su cui sto lavorando». Niente di più opportuno. Fino a che non ci sarà la famigerata ed invocata riunificazione, sarà utilissimo un Vademecum esplicativo che possa meglio indirizzare le scelte dei suoi dirigenti e militanti.

P. S. = Se non bastasse, in un’altra provincia sarda un dirigente regionale storaciano ‘sponsorizza’ un candidato dei Riformatori – Liberal Democratici…

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