Senza Fini politici
Ott 30th, 2022 | By Faber
La spesa per l’acquisto dei pop corn si è dimostrata uno spreco: circa 40 minuti trascorsi invano nell’attesa di qualche spunto interessante o accattivante tra le parole di Gianfranco Fini.
La spesa per l’acquisto dei pop corn si è dimostrata uno spreco: circa 40 minuti trascorsi invano nell’attesa di qualche spunto interessante o accattivante tra le parole di Gianfranco Fini.
Commentando le elezioni regionali della scorsa domenica si rischia di vestire i panni dello ‘sciacallo’, perciò eviterò di far percepire quell’antipatico sottinteso ve l’avevo detto.
«Ora ci aspettiamo dal Front National un percorso virtuoso simile a quello promosso dal Msi con An». Così Fabio Rampelli all’indirizzo di Marine Le Pen (“Secolo d’Italia”, 2 giugno).
Pensavo che gli ‘ex colonnelli’ di Alleanza Nazionale avessero già dato il peggio. Mi ero sbagliato. A riprova che l’evirazione dispettosa è diventata lo sport preferito. Comunque, per me lei resta la signora Floriani…
Il capriolatore Gianfry è riuscito anche nell’impresa di farmi sottoscrivere tante righe scritte da Vittorio Feltri. Un record dietro l’altro!!!
Sarà per la delusione dovuta al mancato esito della mia “Lettera Aperta per il Partito della Nazione”, ho letto e riletto la relazione di Francesco Storace al Comitato centrale de La Destra. Quella approvata con appena tre astensioni e che ha convinto il partito a “ricambiare con affetto ed entusiasmo” l’abbraccio inviato da Berlusconi.
Quel sabato 29 marzo di 17 anni fa se ne andava Nicola Pasetto, deputato di Msi e poi di An. Era sabato 29 marzo, come questo sabato 29 marzo, la notte di 17 anni fa in cui il deputato di Alleanza Nazionale Nicola Pasetto morì a bordo della sua automobile sull’autostrada Serenissima. Nicola ha fatto tutto presto, iniziò da giovanissimo al liceo di Verona Fracastoro a fare politica per il Fronte della Gioventù, e a 19 anni divenne il più giovane consigliere comunale della città scaligera. Consigliere missino, ovviamente.
Mentre in Parlamento, i ‘grandi’ (con Silvio plaudente in prima fila) insaponano la corda per impiccare l’Idea con tutta la Comunità che la rivendica, a ‘destra’ proseguono le corse solitarie, ben accompagnate da rispettivi dispettucci, degni dei migliori ‘remigini’. E per lasciare traccia delle rispettive posizioni, una ‘lettera aperta’ non si nega a nessuno: Giorgia Meloni ha scritto a Storace, Romagnoli alla Meloni e così via… Un profluvio di righe, ben condito da tweet e post al fulmicotone, soprattutto dei più focosi tra i rispettivi tifosi. Sembrerebbe una farsa, ma assume più la forma di una tragicommedia nella quale gli attori si credono indispensabili protagonisti, senza rendersi conto che a breve potrebbero diventare semplici comparse della politica nazionale.
Il virus delle primarie si è diffuso maldestramente anche a destra. La corsa a far eleggere il ‘capo condomino’ dagli ‘inquilini’ dei ‘palazzi vicini’, già sperimentata dal Pd, è piaciuta assai anche ai Fratelli d’Italia, che, nonostante provengano da una tradizione dove aleggiano valori come identità, gerarchia ed appartenenza, credono di dare maggiore legittimità al proprio ‘condominio’ facendo votare tutto il ‘comprensorio’.
Elezioni regionali in Sardegna: «L’accettazione della candidatura può rappresentare per me un riferimento anche sentimentale, alla ‘fiamma’ come simbolo sia del Movimento Sociale Italiano dell’indimenticabile Giorgio Almirante, sia di Alleanza Nazionale» (“L’Unione Sarda”, 14 febbraio 2014). Parole struggenti. Evidenziano un grande pathos ed una motivazione interiore che nasce dal profondo. Sono state pronunciate da un 75enne, già plurideputato e consigliere regionale, che ha deciso di non concedersi tregua. Unica piccola dissonanza: si è candidato con Forza Italia. Un vero ‘idealista’, uno con l’idea fissa della lista…