Si era già fatta notare durante le elezioni per il Comune di Roma e SPIGOLI non poté fare a meno di assegnargli alcuni oscar, seppure fossero riservati ai ‘nominati’ nelle liste elettorali delle Politiche. Ben due premi speciali fuori concorso, un vero successo per la ‘showgirl’ rumena Ramona Badescu. L’Oscar del dispetto per aver spiegato brillantemente il suo ‘no’ a Rutelli – che l’aveva contattata per le Comunali – e la sua conseguente scelta per il centrodestra: «Dopo l’esperienza di Ceausescu non ce l’ho fatta». Ma fu l’ex sindaco Veltroni a risultare decisivo: «Ricordiamo come ha trattato i rumeni per quella brutta storia di omicidio» (1). L’Oscar della distrazione perché – forse troppo impegnata negli show (in verità, la sua biografia professionale – pubblicata su www.ramonabadescu.it – si ferma al 2002 e l’ultima presenza autorevole risulta essere l’eliminazione alla prima puntata del reality “La Fattoria” nel 2005) – le erano certamente sfuggite le dichiarazioni del suo candidato Sindaco Alemanno: «La tolleranza zero nasce da una situazione di emergenza, a cui bisogna rispondere con atteggiamenti chiari, il problema della sicurezza è la prima emergenza sociale, necessita l’espulsione per 20.000 immigrati irregolari presenti a Roma» (2).
La Badescu organizzò il suo esordio nella politica italiana nel migliore dei modi: interviste sui giornali, slogan (“Roma. Una speranza. Per tutti coloro che la amano e la rispettano”), sito (www.votaramonabadescu.it). Dopo alcuni mesi, sebbene il suo risultato non sia stato esaltante (53 preferenze in tutta Roma), è comunque riuscita a ‘monetizzare’ il suo impegno: Alemanno l’ha nominata “consigliere del Sindaco per i rapporti con la comunità romena”.
Quale migliore ambasciatrice per rapportarsi con un popolo che spesso giunge in Italia alla disperata ricerca di un lavoro, qualche volta con l’intento già ben scolpito nella mente di delinquere, tanto nel ‘bel paese’ in galera non si va mai o comunque si resta poco, e che fino al 2007 (prima dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea) ha assaporato anche il gusto della clandestinità.
A rafforzare la scelta collabora umilmente la stessa Badescu: «Sono laureata in economia, vengo da una famiglia benestante, da 18 anni vivo e pago le tasse qui. Sono, insomma, un buon esempio di integrazione» (4). Insomma, il tipico modello del rumeno che oggi arriva in Italia.
La showgirl, mancata clamorosamente la porta elettorale, è rientrata nella politica italiana dalla finestra. Ma con sincero spirito volontaristico: «Già da luglio lavoro per il Comune a titolo gratuito: quattro volte al mese faccio su e giù da Bucarest, pago da me pure l´aereo, ma la causa è giusta» (4) e «non ho un ufficio» (5).
Le idee sono chiare: «Il mio compito sarà più diplomatico che politico» (5), «mi farò carico di diffondere in Italia la cultura, la letteratura romena per dare un’immagine reale del mio popolo» (5), «istituirò un numero verde in lingua romena» (4) «affinché i miei connazionali possano avere conoscenza dei loro diritti ma anche dei doveri» (6). Dulcis in fundo, un’iniziativa per la quale diventerà famosa anche presso gli studenti italiani: «Vorrei incontrare il Ministro Gelmini per proporre l’introduzione nella didattica della letteratura romena» (4).
Sagge parole quelle del giornalista Massimo Gramellini, che così ha chiosato l’evento: «…quello dei politici resiste perché non è più un mercato specializzato. Prevale chi non sa fare nulla, a patto che non lo sappia fare dappertutto. Un ceto di incompetenti intercambiabili, che può stare su un calendario come al governo, andare in Parlamento sull’onda di un successo (o insuccesso) televisivo e finire in tv sulla scia di un’esperienza parlamentare» (3).
Tempestivamente, a fugare ogni dubbio, arriva la ricetta della Badescu, che potrebbe servire ad arricchire i requisiti riguardanti le famigerate ’quote rosa’: «Io penso che una donna bella ha il dovere davanti a Dio di dare più degli altri, perché è stata fortunata e ha avuto tanto. Anzi io metterei solo donne belle al potere, perché hanno una marcia in più» (4).

Faber

1) Corriere della sera, 18 marzo 2008
2) Omnibus/La7, 15 marzo 2008
3) La Stampa, 1 ottobre 2008
4) La Repubblica, 1 ottobre 2008
5) Adnkronos, 30 settembre 2008
6) Il Messaggero, 2 ottobre 2008

7 pensiero su “La bellezza al Potere”
  1. La bellezza salverà il mondo. Era questo il messaggio dell’ultima Fiera del Libro. La bellezza non è solo fisica, è qualcosa nell’/dell’animo, è nello spirito di fratellanza, è nell’educazione, è nella fratellanza. Giudicare una persona per il suo aspetto, perché bella o brutta, è sintomo di forte ignoranza. Ma se vogliamo arrestarci su di un piano di mera fisiognomica lombrosiana, allora possiamo pure dirci razzisti. Non giudico le persone e le loro idee per il loro aspetto, sia esso più o meno piacevole, bensì per le loro azioni: e Ramona ha dato ottimi consigli di fratellanza per una maggiore conoscienza delle culture di Romania e Italia. Spero che la gente impari a giudicare le azioni degli uomini e non l’immagine; ma coi tempi che corrono, di pieno oscurantismo, c’è ben poco in cui sperare. L’impegno della Badescu è a titolo gratuito.

    Nel tuo pezzo ci sono imprecisioni macroscopiche: 56 voti, ma questo è un particolare, solo 3 voti di meno le hai dato. La carriera della Badescu non si è arrestata al 2002 né al 2005. Sei rimasto indietro e di parecchio anche. Forse andare a teatro ti farebbe bene, perché forse non te l’hanno detto ma non esiste solo la televisione. Esistono tanti campi artistici, tra cui uno e il teatro.
    Il sito è gestito da un webmaster, non in prima persona dalla Badescu.

    Iannozzi

  2. La mia televisione è rotta da giugno. Contavo sull’inizio della stagione teatrale. Ma se mi dici che nei teatri ci troverò la Badescu, mi toccherà chiamare un tecnico immediatamente!

  3. negli USA molti studiano teatro e poi passano a guadagnare molto di più in tv portando con se l’esperienza teatrale,

    in Italia invece molti, non potendo guadagnare oltre in tv perchè sono in balia del vento non avendo basi solide, passano al teatro.

    abbiamo “velinizzato” pure il teatro … che tristezza

  4. Beh… beh… niente di che la Badescu… non esagerate, non ha nulla da invidiare ad una media bellezza da Frosinone in giu’… poi e’ rumena… e per quanto mi riguarda e’ una pregiudiziale importantissima. Se fosse stata albanese lo stesso.
    Nella primavera del 1991 sono stato 3° ufficiale di un campo profughi albanesi… era il periodo della nave stracarica e dello stadio di Bari pieno di gente per intenderci.
    Ne ho viste e sentite di ogni.
    Non trovo salutare apparentarci con questi popoli di confine.
    Pertanto per la Badescu… pollice verso !!!
    Un saluto
    VS

  5. Ma stiamo scherzando? l’imbarbarimento dell’Italia si vede anche in queste cose nell’accettare che una donna appena appena “bona” come dicono da queste parti ci faccia scuola su come e quando parlare e trattare con i rumeni se fosse stata capace avrebbe forse fatto qualcosa nello spettacolo ma se viene rigettata anche li’ allora non va bene proprio da nessuna parte.
    Basta con la politica orizzontale, ogni presenza di queste bambolone e sex-simbol sembrano fatte per non mettere menti pensanti ai posti chiave lasciando tutto nelle proprie mani.

  6. Siamo arrivati alla frutta o…al dolce, dopo champagne e ….
    Il capo del Governo docet con le sue ministre e quindi anche le altre maestranze si adeguano…
    “Io penso che una donna bella ha il dovere davanti a Dio di dare più degli altri, perché è stata fortunata e ha avuto tanto. Anzi io metterei solo donne belle al potere, perché hanno una marcia in più.”..verso quale meta sta marciando? e quale è questa marcia? dove sta? nel cervello?…le brutte e vecchie le bruciamo? La nostra Nobel di 100 anni si sente già la seggiola calda …per il focherello che queste belle rampanti stanno accendendo…forse anche nel caminetto dei loro protettori?
    E’ un po’ vergognoso il tutto…Ho detto un po’?????

  7. ma l’avete mai vista dal vivo quello che voi definite una qualsiasi bellezza di Frosinone???!!!

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