Messaggi subliminali
Ago 20th, 2022 | By Faber
«Berlusconi fa quello che gli pare, fa assolutamente quello che gli pare» (1). Impossibile contraddire il ministro Mara Carfagna, che – rispondendo ad una domanda di Daria Bignardi sul tema della televisione e del conflitto di interessi – ci ha illuminato sul più autentico significato dell’acronimo del nascente Pdl: Partito del leader. In realtà, non si tratta di una grossa sorpresa, sopratutto per chi ricorda le due tappe fondamentali dell’iter (il discorso berlusconiano dal predellino, in piazza San Babila a Milano, del 18 novembre 2007 e l’editto finiano dell’8 febbraio 2008 pronunciato all’uscita da Palazzo Grazioli, sede romana di Forza Italia), e soprattutto i commenti dei dirigenti di Alleanza nazionale negli ottanta giorni intercorsi tra i due eventi.
Mi chiedo per quale strana ragione quando io dovetti ascoltare il duo Grillo-Travaglio coadiuvati dall’ufficiale di collegamento Santoro insultare indifferentemente il professore e senatore Umberto Veronesi chiamato «affarista» e «Cancronesi», il presidente della Repubblica, giudicato inerme e addormentato, e quello del Consiglio chiamato psiconano e ridicolizzato per il suo aspetto fisico, e ancora ministri e parlamentari giudicati mafiosi davanti a una platea di quattro milioni di telespettatori ad Anno zero, il 1° maggio, nessuna anima bella si scandalizzò, non di me che avevo tentato disperatamente di frenarli (come sempre per i sacerdoti del politicamente corretto, sopra le righe), ma di loro che avevano fatto le prove generali della manifestazione dell’8 luglio che oggi vedo quasi da tutti esecrata.
Cara Ministro, tengo famiglia. E la voglio unita a qualsiasi costo, anche a rischio di sacrificare l’unità di governo e di partito. Questa la ratio del messaggio recapitato, attraverso la stampa, da Paolo Guzzanti a Mara Carfagna, che l’aveva citato (forse in maniera ridondante: «la figlia del parlamentare di Forza Italia») nell’ambito della querelle con Sabina Guzzanti, appunto discendente diretta del senatore Pdl.