Dopo l’ennesimo ‘agguato’ di Formigli, perché qualcuno (in costante e schiacciante minoranza) si ostina a farsi maltrattare in alcune trasmissioni televisive note per i ‘trappoloni’?

Attendo trepidante di sapere cosa pensino della proposta ‘festiva’ del ministro Nordio i popoli dell’Europa dell’Est, che, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, furono consegnati, da Churchill e Roosevelt, al comunismo sovietico di Stalin.

Era ora… Finalmente… Corrado Formigli e Massimo Giannini a “Piazza pulita” (La7) hanno affrontato il problema fascismo/antifascismo.

Archiviato l’anacronistico “sabato antifascista” e la consueta “guerriglia anarchica”, i ‘destri’ (o giù di lì) ci risparmino la ridicola (e fasulla) litania “i veri fascisti sono loro”.

Consapevole del rischio di apparire “oscurantista, bigotto e moralista”, le parole “bellezza” e “dignità” non mi sembrano le più adatte per descrivere il siparietto visto a Sanremo.

“Un bel tacer non fu mai scritto”…

Passi per le bandiere e le foto ‘democraticamente’ bruciate, durante il “No Meloni Day”, da qualche manipolo di studenti antifa (nella speranza che non evolvano nel dare fuoco a sedi e case degli odiati nemici politici, come i loro antenati dell’antifascismo militante), ma nessuna clemenza per la “visione intersezionale della politica, del mondo e della società” e per il “concatenarsi di fattori particolari”, come il “sessismo istituzionale… passando dal controllo dei corpi”.