Anche quest’anno, alla vigilia del 25 aprile, si avverte un pesante odore di naftalina. Sono le bandiere rosse, pronte ad essere sventolate per festeggiare le tragiche giornate della guerra civile italiana. Ritualmente accompagnate dai consueti slogan di odio e di morte. Neanche l’inesorabile trascorrere di ben 68 anni è servito ad impedire che la storia a senso unico venga utilizzata come strumento di lotta politica. Il 25 aprile evoca una vittoria nazionale che non ci fu, un conflitto che gli stranieri vinsero per conto degli italiani, impegnati nella sanguinosa guerra fratricida, un umiliante trattato di pace, l’infamia dell’8 settembre che generò il ‘to badogliate’ come sinonimo di tradimento, una manichea suddivisione tra buoni e cattivi…
Non desidero una memoria condivisa, ma auspico che la memoria dei cosiddetti ‘vinti’ sia accettata e rispettata. Perciò li ricorderemo. A loro le bandiere rosse per festeggiare, a noi i tricolori per ricordare!!!

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