Posts Tagged ‘ Maurizio Gasparri ’

I primi amori non si scordano mai…

Ott 23rd, 2014 | By

In fin dei conti è troppo facile prendersela con Storace. E’ l’unico, degli ‘ex big’, che da mesi canta solitario la canzone dell’Unità. Non si tratta di un inno al quotidiano fondato da Antonio Gramsci, ma di un’ode rivolta a quella ‘destra’ che c’era un tempo, quella che lui e tanti altri, il capriolatore Gianfry in primis, hanno distrutto coi loro capolavori politici. Trovo encomiabile che, comunque, riesca a condire i suoi ripetuti appelli con la grinta e la tenacia che l’ha sempre caratterizzato. Ma finisce sempre per deludermi.



Trovate l’intruso…

Lug 19th, 2014 | By

Partita la corsa alle felicitazioni e gli inviti a Silvio Berlusconi per rifondare il centrodestra. Cicchitto, Brunetta, Meloni, Gasparri. Trovate l’intruso…



Ricominciamo da due

Giu 14th, 2014 | By

La Fondazione Alleanza Nazionale ha votato all’unanimità per Italo Bocchino promuovendolo nuovo direttore editoriale del “Secolo d’Italia”.



Ditta Fini & Gasparri

Giu 14th, 2014 | By

La ditta Fini & Gasparri si è ricomposta per sputtanare Fratelli d’Italia. Loro non hanno trovato di meglio che avallare Bocchino direttore editoriale del “Secolo d’Italia”…



Dibattito sul capriolatore

Mag 31st, 2014 | By

Il ritorno in politica del capriolatore Gianfry apre il dibattito. I commenti più raffinati sono di Alain Friedman e di Maurizio Gasparri…



Duetto stonato…

Apr 29th, 2014 | By

Finalmente Forza Italia fa ‘chiarezza’ sull’unificazione delle forze di polizia…



10 domande a Francesco Storace

Mar 29th, 2014 | By

Sarà per la delusione dovuta al mancato esito della mia “Lettera Aperta per il Partito della Nazione”, ho letto e riletto la relazione di Francesco Storace al Comitato centrale de La Destra. Quella approvata con appena tre astensioni e che ha convinto il partito a “ricambiare con affetto ed entusiasmo” l’abbraccio inviato da Berlusconi.



A Fiuggi nasce (forse) un partito nuovo (Marco Valle)

Mar 7th, 2014 | By

Un tempo sognavamo un partito nazionale e popolare, sociale e futurista. Capace di sintesi. Popolo e Nazione. Modernità e tradizione. Comunità e Tecnica. Destra popolare e sinistra nazionale. Berto Ricci ed Enrico Mattei. Beppe Niccolai e Niccolò Macchiavelli. L’Olivetti (quella vera) e il Colosseo. Un magnifico passato e un futuro da tutto costruire. Nuovi linguaggi e nuove culture, l’indipendenza nazionale, il primato italiano. Sognavamo un partito differente ed intelligente. Un partito mai massimalista e nemmeno moderato. Un partito libero da inutili nostalgie ma fiero di radici profonde. Un partito rivoluzionario. Il Partito dell’Italia nuova. Le cose sono andate in modo diverso. Lo sappiamo. Conosciamo sin troppo bene i percorsi e i ricorsi, le mediazioni (inevitabili) e le cadute (evitabili). Sappiamo tutto. Abbiamo visto tutto. Sino al disgusto. Nessuno si permetta di fingersi innocente. L’infallibile ha fallito e oggi gioca con le sue bimbe. Lasciamolo in pace a godersi la sua tardiva paternità. Dimentichiamolo. Amen.



Fronte della Gioventù, una storia a lungo attesa (Marco Valle)

Gen 27th, 2014 | By

Un libro può diventare una trappola. Un mare procelloso e fascinoso. Se indugi un attimo in più del dovuto sulla battigia, vedi spiaggiarsi sulla scogliera della memoria manciate di ossi di seppia, ondate di “triste meraviglia, cocci aguzzi di bottiglie”. Resti di un naufragio. Un libro può assomigliare ad un oceano profondo e impietoso. Le onde riportano, a volta, spezzoni di vita vissuta che — come Guccini insegna — ti avvolgono come miele: la nostalgia è un sentimento ambiguo e pericoloso. Da evitare. Non sempre, però, riesci a sottrarti alla malia delle maree, al loro richiamo e, allora, ti attardi sul litorale dei ricordi, dove ritrovi resti di bandiere stracciate, polene marcite, vele strappate, pennoni spezzati. Malinconia mista a tenerezza e un po’ d’incazzatura. Un libro — centinaia di fogli, migliaia di righe, decine di capitoli — talvolta non ti risparmia nulla. Soprattutto se chi scrive ti ricorda l’affondamento del grande battello tricolore, un vascello un po’ vecchio e scassato, ma abbastanza dignitoso. All’improvviso dal gorgo riaffiorano carte, date, nomi. Volti. In lontananza scorgi nocchieri, nostromi, capitani, ammiragli che abbandonano il povero relitto incagliato sulla scogliera. I mozzi, no. Loro sono affogati mentre i marinai annaspano tra le onde, ma non importa. È il destino della “bassa forza”, quelli che faticano e sgobbano. Le scialuppe — poche, come quelle del Titanic — sono piene di gallonati comandanti, incapaci e impomatati come uno Schettino qualsiasi. Un tempo, affollavano la plancia e applaudivano il grand’ammiraglio — l’infallibile che ha fallito —; oggi tutti, compreso il navarca supremo, asciugano i loro panni sulla spiaggia e fissano l’orizzonte con occhi liquidi. Disorientati. E disoccupati.



Un brutto sogno…

Nov 17th, 2013 | By

Tg1: Gasparri parla a nome di Berlusconi contro il Governo; Augello in conto di Alfano a favore di Letta. Sogno o son desto?